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Dal 1 novembre si sta insediando Turning Torso. 3 appartamenti al giorno e per marzo sarà completamente abitata. È stato bello seguire il cambiamento. Di sera per ogni giorno che passa si illuminano sempre più finestre, come il calendario dell'Avvento. 54 piani e 190m di altezza. 106 appartamenti con 45-190mq. Perché 190m? Inizialmente il piano prevedeva una costruzione alta 75m, perché in zona c'era un'altra costruzione molto grande (Malmömässan), la fiera di Malmö, e non si voleva che dominasse da sola la zona. La scultura iniziale del Torso prevedeva 7 cubi e non 9 come realizzati (in foto si vedono solo 8), ruotati di 90gradi. E con solo 7 cubi ci sarebbero voluti 130m di altezza, ma le pareti interne degli appartamenti sarebbero stati molto inclinati. E cosi l'altezza finale è di 9 cubi e 190m.
La nostra casa si vede in basso a sinistra, vestita ancora di impermeabile bianco. Siamo stati il giorno di natale a sbirciare dalle finestre, visto che ormai la casa è chiusa a chiave. Abbiamo visto che hanno iniziato a pavimentare al pian terreno. Momenti che mi prende un colpo perché hanno iniziato dalla cucina. Non si troveranno mai con il bagno, a far corrispondere le fughe del pavimento con quelle delle pareti. Accidenti! E allora a che è servito che gli ho disegnato la posa dei pavimenti e da dove iniziare?!

FINESTRE E TELERISCALDAMENTO

E cosi anche le finestre sono state montate sulle falde.

Un dettaglio come è stata montata la carta bituminosa intorna all'infisso.

Vista delle due finestre dall'interno. Quella a sinistra sarà la finestra della camera di Axel, quella a destra la finestra della camera degli ospiti.

Dettaglio del tetto e della finestra.

Disegno della costruzione

Anche lo scambiatore di calore a piastra è stato montato. In Svezia 50% del riscaldamento è TELERISCALDAMENTO, cioè riscaldamento a distanza. Per il teleriscaldamento vengono utilizzate energie che per 4/5 sarebbero andati persi altrimenti con un notevole abbassamento di CO2 nelle città. Vengono utlizzate vari tipi di fonti energetiche: geotermiche, biocarburante dei rifiuti, calore residuo dalle industrie, e residui della lavorazione del legno. L'energia viene utilizzata per riscaldare l'acqua che a sua volta, messa in rete, riscalderà le singole abitazioni. In foto si vede come le tubazioni sono tutte preparate per essere collegate (acqua calda, la centralina del riscaldamento a pavimento e i tubi provenienti dal teleriscaldamento) allo scambiatore di calore.

IL TETTO VENTILATO

Il nostro tetto avrà la copertura in alluminio, ma poco cambia con le tegole.
I vari strati sono:
1) alluminio
2) carta bituminosa
3) 23 mm tavolato di legno
4) 28x70 (interasse 1200mm)
5) 34x70 (distanziati di 400mm)
6) 3,2 mm hard board (masonite)
7) 95 mm lana minerale (pressata 15mm)
8) 220 mm lana minerale
9) 0.2 barriera a vapore
10) 28x70 (distanziati di 400mm)
11) 13mm pannello di gesso

È molto importante la ventilazione (che avviene tra masonite e tavolato). Il 3 e 4 (indicato col celeste) fungono da ”distanziatori tra tavolato e masonite. Ció per permettere di asciugare l’eventuale umiditá penetrata. Qui si fa sempre la ventilazione sopra l’isolante. La ventilazione ci vuole perché smaltisce il vapore acqueo che trasmigra dagli ambienti sottostanti prima che condensi sull'intradosso freddo delle tegole e espelle ed asciuga eventuali infiltrazioni dovute alla concomitanza di forti piogge e vento o all'assorbimento caratteristico delle tegole. Da non dimenticare è la rete vicino alla grondaia.

Qui spiega meglio il tetto ventilato.

CARTA CATRAMATA

Il tetto è stato coperto con carta catramata.


Qui si nota la struttura del tetto.


Si, è brina.

E dall'interno si vedono le travi Kerto e la masonite. Sembra che l'isolante venga messo dopo... Staremo a vedere. Si chiama masonite perché inventata da William Mason (nel 1924). Solo legno ed acqua, pressato, niente colla. Qualche notizia di come si monta si trova qui. E come viene prodotto.